l’International Tea Convention
Viaggio in Cina (3.5) – A Chengdu 2009
Lasciate le piantagioni del Guangdong (vedi il resoconto della tappa), il gruppo s’imbarca alla volta di Chengdu. E l’avventura continua.
“In questi giorni Chengdu, la capitale della regione del Sichuan, è stata la protagonista di un evento di importanza mondiale nel settore del tè: l’International Tea Convention 2009.
Oltre ai dirigenti della Camera di Commercio Cinese, i produttori e le industrie leader sul mercato del tè cinese, gli ospiti d’onore della Convention sono stati i rappresentanti delle delegazioni internazionali del tè.
Nella sala riservata alla Convention per due giorni si sono alternati vari oratori, provenienti dai 20 Paesi rappresentati (tra cui anche il nostro Paese), che hanno illustrato il mercato del tè in Europa, in Asia, in Canada, in India, in Africa.
Particolarmente interessanti sono stati gli interventi relativi alle normative sull’importazione dei prodotti alimentari e alle future tendenze e potenzialità dei rispettivi mercati.
In contemporanea con l’International Tea Convention, si è svolto il Tea Expo, organizzato dalla Camera di Commercio Cinese sotto l’alto patrocinio del Ministero del Commercio cinese. Presenti tra gli espositori le piccole-medie imprese artigianali e le maggiori aziende cinesi produttrici di tè con i requisiti per l’export.
Questi giorni sono stati un’ottima occasione per degustare vari tipi di tè, provenienti maggiormente dal Sichuan, ma anche da altre regioni cinesi.
Tante le novità in fiera, ma quella che più mi ha colpita è una polvere di Pu’er, prodotta da piccoli produttori dello Yunnan.
Un consiglio però: se andate in Cina e vi imbattete in questa rarissima polvere di Pu’er, ricordatevi di metterla in valigia e non nel bagaglio a mano. Al controllo in aeroporto, è servita tutta la mia diplomazia e la mia persuasione per far capire a un poliziotto diffidente che si trattava “solo” di tè. Per poco non perdevo l’aereo e il mio prezioso Pu’er”.