Il Tè biosostenibile, una risposta per il futuro?
Eliah Halpenny si trasferì alle Hawaii nel 2001 dal Canada per unirsi a suo marito, Cam Muir, che aveva accettato una posizione di ricerca post-dottorale di genetica presso l’Università delle Hawaii. Eliah iniziò ad interessarsi di permacultura e con lei Muir, suo marito, ora professore di biologia. Decisero di piantare una foresta del tè, badate bene, non una piantagione.
Eliah Halpenny
Cam Muir
In precedenza, la proprietà era stata utilizzata come ranch per bestiame da pascolo, poi come una serra coperta. Decisero di trasformare la serra in quello che ora chiamano una ‘foresta di tè biodiversa’.
“Dal nulla abbiamo dovuto comporre una foresta che ‘coltiva’ la diversità“, ha detto Halpenny. “Una foresta che continuerà a crescere con un minimo intervento da parte delle persone. Far crescere il tè in una foresta pluviale è come farlo crescere nella sua terra d’origine: lo Yunnan, in Cina “.
Halpenny e Muir stanno coltivando e lavorando il tè da 16 anni. Hanno 6.000 piante di tè su 52 acri di terreno che si trova sul lato est delle Hawaii, tra il pendio nord-est di Mauna Loa e la città di Mountain View. Cinquemila delle 6.000 piante provengono dal Darjeeling e da Kalimpong. Crescono anche varietà cinesi, giapponesi e Taiwanesi. Tutte le varietà delle foglie di tè sono mescolate selettivamente insieme quando vengono raccolte.
La foresta del Tè comprende anche la flora nativa come alberi di Koa, alberi Kukui, limoni, aranci, cespugli di mirtillo, hibiscus, felci ed alberi di banana, solo per citarne alcuni. I banani svolgono un ruolo fondamentale nella coltivazione del tè. Un albero di banane può crescere fino a 6 m l’ anno e getta un’ombra benefica sulle piante di tè. Halpenny integra la pacciamatura tagliando gambi e foglie del banano e ponendole a copertura delle radici delle piante del tè. Le foglie ed i gambi si compostano nel suolo attirando i lombrichi.
“I vermi sono attirati perché amano la dolcezza della banana. Sono come un esercito di lavoratori; mantengono le piante sane “, sostiene Halpenny.
Inoltre, gli uccelli sono attratti dalla loro foresta e mangiano grandi insetti. Gecki, cocinelle e mantidi religiose mangiano i parassiti dalle foglie delle piante di tè. Quindi, la foresta del tè è un ecosistema equilibrato, piuttosto che una ‘piantagione clonale’.
Le condizioni atmosferiche sulla parte orientale dell’ Isola sono simili a quelli del Pacifico nordoccidentale in quanto piove durante i mesi invernali più freddi. La pioggia scende nella terra e viene assorbita dal terreno vulcanico poroso e viene assimilata dalla vegetazione forestale. La zona non è soggetta a monsoni combinati con forte calore come le piantagioni in India.
La coppia lavora con un piccolo gruppo di coltivatori che impiegano il principio agroecologico, ovvero lo studio dell’applicazione di processi ecologici agli schemi di produzione agricola. “Penso che sia davvero emozionante poter coltivare un prodotto di così alta qualità e così pregiato, ciò che è eccitante è il suo potenziale. La nostra parte dell’isola, le Hawaii orientali, è economicamente depressa. Ci sono pochissimi posti di lavoro; qui i turisti non vengono. Essere in grado di introdurre la coltivazione ed il raccolto di un prodotto di alto valore può aiutare. È possibile coltivare una pianta fantastica e contemporaneamente avere cura della terra “, ha dichiarato Halpenny.
Produrre Il tè negli Stati Uniti costa più che produrlo in una piantagione nel sud-est asiatico. Il tè cresciuto in una foresta del tè ha anche una qualità superiore a quello coltivato in una piantagione, sostiene Halpenny.
Nel marzo del 2011, il grossista Jameel Lalani di Lalani & Co. ha detto alla coppia: “State impostando un nuovo livello di qualità nel mondo del tè ” ed ha venduto il tè a Harrods (Londra), che ne ha acquisito i diritti esclusivi. Il Tè di Elyah e Muir è stato venduto a 11.000 dollari per chilogrammo. Attualmente vendono il loro tè all’ingrosso per 1,350 dollari per chilogrammo ed i rivenditori alzano il prezzo del 200/300%. Il margine di vendita al dettaglio di solito è al 100%.
La coppia offre anche tour nella loro foresta e spesso i visitatori acquistano il loro tè. Halpenny descrive il sapore del tè come complesso: ‘al primo sorso, c’è una dolcezza residua. Quando lo annuso, odoro le rose. Il sapore assomiglia vagamente alla ciliegia scura, con una nota di agrumi e nel contempo un sapore molto terroso … Mi piace vedere le persone sollevare le sopracciglia quando lo assaggiano!’.
Eliah Halpenny e Cam Muir parlano al World Tea Expo 2017 della loro foresta del tè dove la biodiversità è ricostruita sulla pendenza del vulcano Maura Loa in Hawaii senza l’applicazione di erbicidi, pesticidi, modificazioni genetiche e l’uso monoculturale di clonare le piante.
Estratto e tradotto liberamente dalla redazione di MondoThè
Fonte: World Tea News Community, maggio 2017
Autrice: Elizabeth Dobos