Tè verde e ferro: una combinazione negativa?

I ricercatori dell’ Università di  Penn State hanno  condotto degli studi sugli stati di infiammazioni intestinali ed hanno scoperto che i soggetti che ne soffrivano, riducevano l’azione benefica del tè attraverso l’assunzione di cibo con alti contenuti di ferro.

Il capo della ricerca, Matam Vijay-Kumar, spiega che gli importanti antiossidanti del tè si legano al ferro presenti nel pasto. Questo ha preoccupato i ricercatori perché’ l’antiossidante EGCG puo’ aiutare a ridurre l’infiammazione che e’ caratteristica degli stati infiammatori dell’ intestino. Se l’efficacia della EGCG come agente antinfiammatorio e’ diminuita dalla presenza del ferro, questo potrebbe significare la perdita di un mezzo potenzialmente utile nel combattere le infiammazioni.

Cibi ricchi di ferro sono le verdure di colore verde scuro e la carne rossa. Spesso inoltre, pazienti con infiammazioni intestinali prendono anche supplementi di ferro per combattere l’ anemia. Lo studio , “Epigallocatechin-3-Gallate Inhibition of Myeloperoxidase and Its Counter-Regulation by Dietary Iron and Lipocalin 2 in Murine Model of Gut Inflammation” e’ stato pubblicato nel Giornale Americano di patologia. I ricercatori sono: were Beng San Yeoh, Rodrigo Aguilera Olvera, Vishal Singh, Xia Xiao, Mary J. Kennett, Bina Joe, Joshua D. Lambert and Matam Vijay-Kumar.

Fonte:  World Tea News  -Science 2.0, The American Journal of Pathology, Science Daily

Traduzione: redazione InfoThe