Live Facebook – Depurare le acque grazie all’utilizzo della canapa con il Dott.ssa Sonia Loiacono
Salvia a tutti cari amici, a chi ci segue da tempo, e anche a chi magari è capitato su questo sito per la prima volta.
Salvia a tutti cari amici, a chi ci segue da tempo, e anche a chi magari è capitato su questo sito per la prima volta.
Come ormai ripeto in tutti gli articoli che scrivo, stanno proseguendo le nostre dirette del mercoledì, che potete seguire a partire dalle 22 sulla pagina Facebook di MondoThè, sul tema delle erbe officinali, o che potete recuperare nell’apposita sezione del sito.
Dopo aver trattato gli argomenti più disparati, tra i quali, nell’ultima live, la vite e tutti i suoi utilizzi nella storia, la prossima serata sarà dedicata ad una pianta che abbiamo già incontrato nel nostro viaggio, ossia la canapa, ma questa volta la vedremo sotto un altro aspetto, quello ambientale.
Mercoledì 2 dicembre ovviamente NON SAREMO SOLI, perché avremo come ospite la dott.sa Sonia Loiacono, che ci racconterà il suo lavoro, ossia depurare le acque grazie all’utilizzo della canapa.
Chi è Sonia Loiacono?
Sonia Loiacono, laureata in Chimica e Tecnologie Farmaceutiche (CTF) e con un Master in Biotecnologie. Tra i vari corsi da lei frequentati, non possiamo non citare quelli in Fitoterapia e in Aromaterapia.
Come racconta lei stessa sulla sua pagina di Linkedin, ricerca e innovazione sono le sue parole preferite, e sicuramente rispecchiano quello che è il suo attuale campo di ricerca, ovvero la chimica ambientale. Questo ramo scientifico studia i processi naturali che si verificano nell’aria, nell’acqua o nel suolo, anche in relazione agli interventi prodotti dall’uomo, in un’ottica di prevenzione, conservazione e/o bonifica dell’ambiente.
Da 4 anni, ormai quasi 5, lavora presso l’Université de Bourgogne Franche-Comté, dove studia la canapa come mezzo per la decontaminazione delle acque, attraverso una serie di tecniche che insieme prendono il nome di “Fitorisanamento”.
Che cos’è il fitorisanamento?
Chiamato anche “Phytoremediation”, è un insieme di tecniche che sfrutta i vari processi indotti o prodotti dalle piante per la bonifica di terreni contaminati, quali ad esempio bonifica di aree industriali dismesse, cave, discariche, siti interessati da inquinamento acuto, etc.
Le piante vengono selezionate a seconda del tipo di sostanze nocive presenti nel terreno: la canapa e il vetiver, ad esempio, si nutrono di metalli pesanti, la senape indiana assorbe piombo, cesio, cadmio, nichel, zinco e selenio, mentre il girasole elimina nichel e cromo. Anche il pioppo ha la capacità di assorbire notevoli quantità di metalli duri.
A seconda delle diverse piante, le sostanze inquinanti possono subire dei differenti processi. Alcune sostanze vengono fitometabolizzate, ossia “catturate” e trasformate in altri composti; altre invece vengono fitodepositate, ossia immagazzinate all’interno di una parte specifica della pianta; altre ancora possono essere poi fitoestratte, cioè recuperate dalla pianta attraverso la combustione delle foglie.
Mercoledì sera vedremo come è possibile decontaminare le acque dai metalli pesanti, e renderle quindi più sicure per la nostra salute grazie alla canapa.
Rubrica di Erboristica e Infusi a cura di:
Simone Ambrogio
Studente di Tecniche Erboristiche presso l’Università di Torino
Settore di competenza: piante officinali
Mi interessa il mondo vegetale con tutte le sue sfumature. Mi piacerebbe lavorare in questo settore e contribuire a diffondere le conoscenze a più persone possibili, promuovendo uno stile di vita sano. Sono un musicista e ho aperto da poco una pagina instagram chiamata “Plants in music”, per promuovere la conoscenza delle piante officinali e di tutto ciò che può influenzare il benessere delle persone, utilizzando la musica come strumento per coinvolgere maggiormente le persone.
Scrivimi sulla mia pagina instagram di quali piante vorresti che io ti parlassi nei miei articoli
Pagina Instagram: https://www.instagram.com/simone.ambrogio/